Il rischio che la burocrazia ostacoli la ricostruzione è uno dei problemi riscontrati dal commissario delegato Gianni Chiodi. Dopo il passaggio di consegne tra la Protezione civile nazionale e la struttura del Commissario per la ricostruzione, gli amministratori degli enti locali hanno assunto il compito di attivare e gestire tutte le procedure per sbloccare i fondi pubblici a disposizione delle aree del cratere. A oggi sono stati rilevati dei ritardi.
“Purtroppo nelle passate esperienze del terremoto dell’Umbria e delle Marche – ha dichiarato il governatore Chiodi – si è verificato lo stesso problema tipico della pubblica amministrazione, con conseguente rallentamento delle fasi della ricostruzione. Non è ancora il tempo della normalità, è il tempo dell’emergenza, della straordinarietà. Non si deve rischiare di perdere lo spirito volto ad una particolare dedizione che nei primi tempi si è registrato da parte di tutte le istituzioni”. “Lo dobbiamo al Paese – ha concluso Chiodi – perché qui si stanno investendo diversi soldi degli italiani che sono messi a nostra disposizione. L’auspicio è che questi soldi vengano realmente spesi bene dalle amministrazioni e che ci siano meno impedimenti di natura burocratica da parte degli enti erogatori”.
Ufficio stampa della Struttura per la Gestione dell'Emergenza